Caffè e prostata

Un’altra ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni o preferibile una recente meta-analisi, cioè una revisione sistematica dei risultati ottenuti da otto importanti studi condotti su codesto tema, conclusasi con una attuale pubblicazione sugli Annals of Oncology firmata da alcuni ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, sembra confermare questa qui osservazione dietetica positiva e cioè chi consuma più caffè, anche quello decaffeinato, ha un minor penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di incorrere in un tumore della prostata.

In dettaglio questa qui recente penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni, centrata sull’analisi dei tumori della prostata ad elevata invasività e gravità, dimostrerebbe che il caffè è associato ad una significativa, se pur modesta, riduzione del rischio.

Ai posteri costantemente l’ardua sentenza ma intanto non demonizziamo il caffè e, anche se abbiamo qualche problema di aritmie e disturbi del sonno ma ci piace sorseggiare il caffè, possiamo costantemente utilizzare il decaffeinato; infatti non è la caffeina il “proteggi-prostata” ma qualche altro fattore, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza da individuare, presente costantemente nei nostri chicchi di caffè .

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