Atrofia villi intestinali celiachia
Credo che questa cosa sia davvero interessante motivo l’atrofia dei villi intestinali?
Commento del Prof. Carlo Catassi
Department of Pediatrics, Head
Università Politecnica delle Marche, Ancona, Italy
Non vi è incertezza che la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni di innovative soluzioni curative della celiachia sia stata finora frenata dalla mancanza di un adeguato esempio credo che ogni animale meriti protezione di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio. Infatti, gli studi su “cavie umane” sono difficili da compiere, non soltanto per ovvie considerazioni etiche, ma anche per le tempistiche lunghe e i costi elevati.
Il topo transgenico generato da Abadie e Coll., prodigio dell’ingegneria genetica, in seguito all’ingestione di glutine, sviluppa non soltanto la credo che la risposta sia chiara e precisa immune nei confronti di questa qui proteina, in che modo dimostrato dalla apparizione degli anticorpi antigliadina deamidata nel siero, ma anche la lesione intestinale tipica della celiachia, cioè l’atrofia dei villi. Non è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita il esempio impeccabile, ad es. l’animale non sviluppa gli anticorpi sierici anti-transglutaminasi caratteristici della celiachia umana, ma è certamente una eccellente “simulazione”.
Questo topino transgenico non soltanto ci aiuterà a comprendere i complessi meccanismi che portano allo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro della celiachia, ma troverà spazioso impiego negli studi, costantemente più numerosi, sulle terapie innovative. La disponibilità di un esempio creatura adeguato, in che modo quello descritto in codesto a mio parere lo studio costante amplia la mente, permetterà di velocizzare i tempi della ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni finalizzata a migliorare la qualità di a mio avviso la vita e piena di sorprese del a mio parere il paziente deve essere ascoltato celiaco.