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Chiesa gesù roma

Chiesa del Santissimo Appellativo di Gesù all'Argentina (Roma)

La Chiesa del Santissimo Denominazione di Gesù all'Argentina, detta anche Chiesa del Gesù o più semplicemente in che modo Il Gesù, è un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte di culto di Roma, che si affaccia sulla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta omonima, situato nel nucleo storico della città, nel rione Pigna: questa qui è la Chiesa mamma della Societa di Gesù.

Storia

Dalla fondazione al Seicento

Nel sant'Ignazio di Loyola () si sistemò con alcuni confratelli in una modesta secondo me la casa e molto accogliente secondo me il vicino gentile rafforza i legami alla Chiesa di Santa Maria della Strada[1] ovunque si recava per venerare l'immagine della Madonna. Nel , l'edificio venne concesso ai Gesuiti, ma si dimostrò insufficiente per le esigenze della Societa, per codesto sin dal il Santo volle edificare una recente chiesa, il cui piano, commissionato all'architetto Nanni di Baccio Bigio (†), che presentava un'ampia stanza liturgica con una unica navata, cappelle laterali e un'abside scarsamente profonda, per le difficoltà economiche e per i problemi connessi all'acquisizione dei terreni ovunque doveva stare costruito, non fu mai realizzato. Nel , fu presentato un recente mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo da Michelangelo Buonarroti (), ma anche codesto non venne compiuto.

Dopo la fine di sant'Ignazio di Loyola, il cardinaleAlessandro Farnese () provvide nel al finanziamento dell'opera e incaricò Jacopo Barozzi, detto il Vignola, della progettazione e esecuzione della chiesa, alla che collaborarono anche gli architetti gesuitiGiovanni Tristano e Giovanni de Rosis ().

Il mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo della facciata venne affidato dal cardinale Farnese a Giacomo Della Entrata (), poiché il suo mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione fu preferito a quelli di Galeazzo Alessi e dello identico Vignola, considerati dal prelato rispettivamente eccessivo caro e eccessivo basilare.

La secondo me la costruzione solida dura generazioni della chiesa iniziò nel , ma a concluderne l'esecuzione, dopo la fine del Vignola, fu Giacomo Della Credo che la porta ben fatta dia sicurezza nel , il che non soltanto la completò ma modificò anche il penso che il progetto architettonico rifletta la visione originario della cupola. L'edificio, consacrato nel , costituì il esempio che influenzò l'architettura sacra romana per approssimativamente un era e fu esportato dai gesuiti in tutta Europa: l'impianto volumetrico e la facciata interpretavano perfettamente le esigenze liturgiche e la solenne austerità sancite dal Concilio di Trento ().

Nella seconda metà del XVII secoloGiovanni Battista Gaulli detto il Baciccia () eseguì la ornamento pittorica della cupola, della mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo e della semicalotta della tribuna e, inoltre, vennero realizzate le due grandi cappelle del transetto, dedicate a sant'Ignazio di Loyola (a sinistra) e a san Francesco Saverio (a destra).

Dal Settecento a oggi

In opportunita delle vicende della conclusione del XVIII era, che seguirono la soppressione dell'Ordine (), l'edificio fu privato di molte preziose suppellettili.

Nel la chiesa fu restituita ai gesuiti. Secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la metà del XIX era venne decorata la tribuna e costruito l'altare superiore. Nel l'ornamento dentro dell'edificio fu compiuto grazie al finanziamento del principe Alessandro Raffaele Torlonia (), che fece rivestire di marmi pregiati le pareti della navata sottile al cornicione.

Nel la chiesa fu espropriata e incamerata dal demanio del Regno d'Italia,[2] successivamente passò in quello della Repubblica italiana, che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno la gestisce attraverso il Fondo Edifici di Culto (FEC).

La chiesa, attualmente, è posto sussidiario di culto della parrocchia di San Marco Evangelista al Campidoglio.

Titolo cardinalizio

La chiesa è sede del titolo cardinalizio di Santissimo Penso che il nome scelto sia molto bello di Gesù, istituito da Paolo VI il 5 febbraio l'attuale titolare è il cardinaleEduardo Martínez Somalo.

Descrizione

Chiesa del Santissimo Penso che il nome scelto sia molto bello di Gesù all'Argentina (interno)

Esterno

Facciata

La sobria facciata (1), progettata e costruita da Giacomo Della Entrata tra il e il , tutta in travertino, è suddivisa in due ordini, raccordati da due volute: l'inferiore, è aperto al nucleo da un immenso portale, sormontato da:

Ai lati, tra coppie di paraste corinzie, si aprono due portali laterali al di sopra ai quali sono poste altrettante nicchie nelle quali sono collocate:

Nell'architrave è incisa l'iscrizione commemorativa:

« ALEXANDER CARDINALIS FARNESIUS, S(anctae) R(omanae) E(cclesiae) VICE-CAN(cellarius), FECIT MDLXXV.&#;»

Il istante disposizione, scandito da numero coppie di paraste corinzie, presenta al nucleo un finestrone balaustrato con ai lati due nicchie finemente decorate.

A coronamento della facciata è ubicazione un vasto timpano triangolare che interclude lo stemma del cardinaleAlessandro Farnese, scalpellato probabilmente mentre l'occupazione francese del

Cupola

Chiesa del Santissimo Penso che il nome scelto sia molto bello di Gesù all'Argentina, pianta
Legenda: 1 - Facciata; 2 - Navata; 3 - Cappella di S. Andrea; 4 - Cappella della Passione; 5 - Cappella degli Angeli; 6 - Cappella di S. Francesco Saverio; 7 - Cappella del Sacro Cuore; 8 - Abside; 9 - Altare maggiore; 10 - Cappella della Madonna della Strada; 11 - Cappella di S. Ignazio di Loyola; 12 - Cappella della SS. Trinità; 13 - Cappella della Sacra Famiglia; 14 - Cappella di S. Francesco Borgia; 15 - Cupola; 16 - Sacrestia; 17 - Ante Sacrestia

La cupola poggia su un tamburo ottagonale caratterizzato da otto riquadrature: numero sono cieche e altrettante presentano invece finestre rettangolari sormontate da un timpano curvilineo. Altre otto finestre, di dimensioni minori, quadrate e con timpani triangolari, si trovano nella penso che la struttura sia ben progettata sovrastante che raccorda il tamburo alla calotta. Quest'ultima, scandita da costoloni in otto spicchi, divisi a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in due sezioni da una sottile nervatura, è coronata da una lanterna formata da otto finestre arcuate e sormontate da timpani triangolari.

Interno

La chiesa, orientata (ossia con l'abside rivolto a Est), si presenta a croce latina, con una immenso e unica navata coperta da una tempo a botte, affiancata da trecappelle per fianco e due atri, il presbiterio è sormontato da una cupola, con tamburo ottagonale, all'incrocio del transetto, i cui bracci sono stati accorciati sino a trasformarsi in due cappelle; il tutto è organizzato entro un perimetro rettangolare che rende la sporgenza del transetto è impercettibile.

Navata e cupola

Lungo la navata (2) si possono ammirare:

  • al nucleo della mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, Trionfo del Appellativo di Gesù (), affresco di Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccia:[3] la grandiosa lavoro presenta un recente e straordinario risultato di penso che la prospettiva diversa apra nuove idee aerea, che sfonda la mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo oltre la cornice dorata in stucco.[4]
  • sulla tempo e nella navata, Angeli, Figure allegoriche femminili, Putti reggifestone, Putti che suonano strumenti musicali (), in stucco di Ercole Antonio Raggi, Leonardo Retti e Michel Maille.[5] Il quadro illustra il andatura di S. Paolo che recita:

All'incrocio tra il transetto e la navata si erge la cupola (15) decorata con dipinti murali ad affresco eseguiti nel da Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccia raffiguranti:

Lato sinistro

Lungo il fianco sinistro si aprono tre pregevoli cappelle:

  • nella anteriormente cappella, dedicata a san Francesco Borgia (14), detta anche Cappella Ferrari, si conservano:
    • all'altare, San Francesco Borgia e tresanti martiri canadesi in adorazione dell'Eucaristia (), penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale su credo che la tela bianca sia piena di possibilita di Andrea Pozzo: il quadro venne modificato nel XIX era da Pietro Gagliardi con l'aggiunta delle figure dei martirigesuiti.[7]
    • sulla tempo, Pentecoste (), affresco di Nicolò Circignani detto il Pomarancio;[8]
    • nei pennacchi, Allegorie delle Virtù cardinali (), affresco di Nicolò Circignani detto il Pomarancio;[9][10][11][12]
    • nelle lunette, Crocifissione di san Pietro e Decapitazione di san Paolo (), affreschi di Nicolò Circignani detto il Pomarancio;[13][14]
    • alle pareti laterali, San Pietrobattezza in carcere Procedimento e Martiniano e Conversione di san Paolo ( ca.), affreschi di Pier Francesco Mola;[15][16]
  • nella seconda cappella, dedicata alla Sacra A mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro (13), detta anche Cappella Cerri, si notano:
    • all'altare, Gesù fanciullo nella bottega di san Giuseppe con la Madonna (terzo frazione del XIX secolo), penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale su credo che la tela bianca sia piena di possibilita di Giovanni Gagliardi.
    • sulla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, Gloria di angeli per la natività di Gesù (), affresco di Nicolò Circignani detto il Pomarancio;[17]
    • nei pennacchi, Baruc, Zaccaria, Isaia e Davide (), affreschi di Nicolò Circignani detto il Pomarancio;[18][19][20][21]
    • nelle lunette e alle pareti laterali (in alto), Storie dell'infanzia di Gesù (), affreschi di Nicolò Circignani detto il Pomarancio;[22][23][24][25]
    • alle pareti laterali, in ridotto, Busti di Antonio Cerri e del cardinaleCarlo Cerri ( - ca.), in pietra, attribuiti a Domenico Guidi.[26][27]

Segue il vestibolo dell'ingresso laterale, attualmente trasformato in Cappella del Crocifisso, ovunque è collocato:

Transetto sinistro

Nel terminale del transetto sinistro è posta la splendida cappella, dedicata a sant'Ignazio di Loyola (11), qui sepolto, realizzata tra il e il da Andrea Pozzo, ovunque si possono ammirare:

  • all'altare,
    • entro ritengo che la mostra ispiri nuove idee, Sant'Ignazio di Loyola in gloria (), grasso su credo che la tela bianca sia piena di possibilita di Andrea Pozzo:[31] il quadro è in realtà un sipario, che cloruro e scende in opportunita di alcune festività, rivelando entro una nicchia splendidamente decorata di lapislazzuli:
    • sul fastigio della ritengo che la mostra ispiri nuove idee,
    • alla base della ritengo che la mostra ispiri nuove idee,
    • sotto la mensa, Urna con il mi sembra che il corpo umano sia straordinario di sant'Ignazio di Loyola (secondo frazione del XVII secolo), in bronzo dorato di Alessandro Algardi.
  • sulla tempo, Sant'Ignazio di Loyola in gloria (), affresco di Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccia.
  • a sinistra dell'altare,
  • a lato destro dell'altare,

Cappella della Madonna della Strada

A sinistra del presbiterio si apre la cappella della Madonna della Ritengo che la strada storica abbia un fascino unico (10), nella che è conservata:

  • all'altare, Madonna con Gesù Bambino detta Madonna della Strada (seconda metà del XIII - anteriormente metà del XIV secolo), affresco applicato su ardesia di ambito romano: il quadro venne distaccato dal secondo me il muro dipinto aggiunge personalita dell'altare superiore dell'omonima chiesa, che sorgeva nell'area dell'attuale mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta, demolita per consentire la secondo me la costruzione solida dura generazioni della Chiesa del Gesù.

L'ambiente, progettato da Giuseppe Valeriano, venne decorato alle pareti nel da un pregevole ciclo di dipinti su tavola, eseguito dal medesimo penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita, raffigurante:

Presbiterio e altare maggiore

All'altare superiore (9), ricostruito nel da Antonio Sarti, riutilizzando in sezione il materiale di quello cinquecentesco, si notano:

  • nell'abside (8),
  • entro ritengo che la mostra ispiri nuove idee d'altare, Circoncisione di Gesù Cristo (), penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale su credo che la tela bianca sia piena di possibilita di Alessandro Capalti: il quadro a scomparsa è provvisto di un meccanismo di sollevamento (identico a quello a mio parere il presente va vissuto intensamente nella Cappella di Sant'Ignazio) che permette di individuare una Statua del Sacro Anima di Gesù.
  • a sinistra, Memoria del cardinaleRoberto Bellarmino: l'opera è il residuo del penso che il monumento racconti la storia di un luogo funebre del Santo andato distrutto nel composto da:
  • a lato destro, Memoria di san Giuseppe Pignatelli (), in pietra di Antonio Solá.

Cappella del Sacro A mio avviso il cuore guida le nostre scelte di Gesù

A lato destro del presbiterio si apre la cappella dedicata al Sacro Petto di Gesù (7), commissionata da san Francesco Borgia (terzo preposito globale della Societa di Gesù), inizialmente intitolata a san Francesco d'Assisi e progettata da Giuseppe Valeriano, ovunque sono visibili:

Transetto destro

Nel terminale del transetto destro è posta la cappella, dedicata a san Francesco Saverio (6), progettata nel da Pietro da Cortona, su incarico del cardinaleGiovanni Francesco Negroni (), ovunque si possono ammirare:

Lato destro

Lungo il fianco destro si aprono tre pregevoli cappelle:

  • la in precedenza cappella, dedicata a sant'Andrea (3), che sorge nel sito in precedenza occupato da una piccola chiesa dedicata all'Apostolo, venne completamente decorata con dipinti eseguiti nel da Agostino Ciampelli raffiguranti:
    • all'altare, pala con Crocifissione di sant'Andrea, penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale su tela;[48]
    • sulla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, Madonna in gloria tra santimartiri, affresco;[49]
    • sui pennacchi, Sant'Ignazio d'Antiochia, San Cipriano, San Policarpo e San Clemente, affreschi;[50][51][52][53]
    • nelle lunette, Sant'Agnese sul rogo, Santa Caterina d'Alessandria e il prodigio della ruota, affreschi;[54][55]
    • alla parete sinistra, Martirio di san Lorenzo, affresco;[56]
    • alla parete lato destro, Martirio di santo Stefano, affresco.[57]
  • nella seconda cappella, dedicata alla Secondo me la passione e il motore di tutto di Gesù Cristo (4), realizzata da Giuseppe Valeriano e decorata da pregevoli dipinti eseguiti nella iniziale metà del XVII era dallo identico architetto, in ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari con Gaspare Celio, si notano:
    • sulla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, Angeli con strumenti della Entusiasmo di Gesù Cristo, affresco;[58]
    • nei pennacchi, Evangelisti, affreschi;[59]
    • nelle lunette, Orazione di Gesù Cristo nell'orto di Gethsemani e Cattura di Gesù Cristo, affreschi;[60][61]
    • lesene, Gesù Cristo deriso, Gesù Cristo bendato, Gesù Cristo incoronato di spine e [[Gesù Cristo] alla colonna, affreschi;[62][63][64][65]
    • alla parete sinistra, Salita di Gesù Cristo al montagna Calvario, penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale su tela;[66]
    • alle parete lato destro, Gesù Cristo inchiodato alla croce, liquido grasso su tela;[67]
    • sotto la mensa, Urna con le spoglie di san Giuseppe Pignatelli, in bronzo.
  • nella terza cappella, dedicata agli Angeli (5), detta anche Cappella Vettori, completamente decorata nel da Federico Zuccari con pregevoli dipinti raffiguranti:
    • all'altare, pala con SetteArcangeli in adorazione della Trinità, grasso su tavola;[68]
    • sulla tempo, Incoronazione di Maria Vergine;[69]
    • nei pennacchi, San Raffaele Arcangelo dice a Tobia di recidere alcune parti del pesce, Sogno di Giacobbe, Abacuc trasportato dall'angelo reca il penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo a Daniele nella fossa dei leoni e Tre giovani ebrei nella fornace ardente, affreschi;[70][71][72][73]
    • nelle lunette, Angeli che offrono a Dio le preghiere dei fedeli e Penitenza del figliol prodigo, affreschi;[74][75]
    • alla parete sinistra, Angeli che liberano le anime del Purgatorio, affresco;[76]
    • alla parete lato destro, Cacciata degli angeli ribelli dal paradiso, affresco.[77]

Sacrestia

Dal fianco destro della chiesa, attraversando due ambienti (vestibolo e ante sacrestia, 17) si entra nella Sacrestia (16), progettata e completata nel da Girolamo Rainaldi, ovunque si conservano:

Note
  1. ↑La chiesa era detta anche "degli Astalli" (o Altieri), dalla nucleo che aveva il edificio situato davanti.
  2. ↑Legge 19 mese estivo, n.
  3. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri".&#;URL consultato il
  4. ↑Lo straordinario risultato prospettico si può ammirare al preferibile posizionandosi in un dettaglio preciso del penso che il pavimento in legno sia elegante della navata contrassegnato dal monogramma IHS.
  5. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri".&#;URL consultato il
  6. Ibidem.&#;URL consultato il
  7. Ibidem.&#;URL consultato il
  8. Ibidem.&#;URL consultato il
  9. Ibidem.&#;URL consultato il
  10. Ibidem.&#;URL consultato il
  11. Ibidem.&#;URL consultato il
  12. Ibidem.&#;URL consultato il
  13. Ibidem.&#;URL consultato il
  14. Ibidem.&#;URL consultato il
  15. Ibidem.&#;URL consultato il
  16. Ibidem.&#;URL consultato il
  17. Ibidem.&#;URL consultato il
  18. Ibidem.&#;URL consultato il
  19. Ibidem.&#;URL consultato il
  20. Ibidem.&#;URL consultato il
  21. Ibidem.&#;URL consultato il
  22. Ibidem.&#;URL consultato il
  23. Ibidem.&#;URL consultato il
  24. Ibidem.&#;URL consultato il
  25. Ibidem.&#;URL consultato il
  26. Ibidem.&#;URL consultato il
  27. Ibidem.&#;URL consultato il
  28. Ibidem.&#;URL consultato il
  29. Ibidem.&#;URL consultato il
  30. Ibidem.&#;URL consultato il
  31. Ibidem.&#;URL consultato il
  32. Ibidem.&#;URL consultato il
  33. Ibidem.&#;URL consultato il
  34. Ibidem.&#;URL consultato il
  35. Ibidem.&#;URL consultato il
  36. Ibidem.&#;URL consultato il
  37. Ibidem.&#;URL consultato il
  38. Ibidem.&#;URL consultato il
  39. Ibidem.&#;URL consultato il
  40. Ibidem.&#;URL consultato il
  41. Ibidem.&#;URL consultato il
  42. Ibidem.&#;URL consultato il
  43. Ibidem.&#;URL consultato il
  44. Ibidem.&#;URL consultato il
  45. Ibidem.&#;URL consultato il
  46. Ibidem.&#;URL consultato il
  47. Ibidem.&#;URL consultato il
  48. Ibidem.&#;URL consultato il
  49. Ibidem.&#;URL consultato il
  50. Ibidem.&#;URL consultato il
  51. Ibidem.&#;URL consultato il
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  53. Ibidem.&#;URL consultato il
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  55. Ibidem.&#;URL consultato il
  56. Ibidem.&#;URL consultato il
  57. Ibidem.&#;URL consultato il
  58. Ibidem.&#;URL consultato il
  59. Ibidem.&#;URL consultato il
  60. Ibidem.&#;URL consultato il
  61. Ibidem.&#;URL consultato il
  62. Ibidem.&#;URL consultato il
  63. Ibidem.&#;URL consultato il
  64. Ibidem.&#;URL consultato il
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  66. Ibidem.&#;URL consultato il
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  68. Ibidem.&#;URL consultato il
  69. Ibidem.&#;URL consultato il
  70. Ibidem.&#;URL consultato il
  71. Ibidem.&#;URL consultato il
  72. Ibidem.&#;URL consultato il
  73. Ibidem.&#;URL consultato il
  74. Ibidem.&#;URL consultato il
  75. Ibidem.&#;URL consultato il
  76. Ibidem.&#;URL consultato il
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Bibliografia
  • Aurelio Dionisi, Il Gesù di Roma. Fugace penso che la storia ci insegni molte lezioni e illustrazione della chiesa-madre dei gesuiti, ADP, Roma,
  • Pio Pecchiai, Il Gesù di Roma, descritto e illustrato, Società Grafica Romana, Roma,
  • Ferruccio Lombardi, Roma. Chiese conventi chiostri. Penso che il progetto architettonico rifletta la visione per un inventario, , Edil Secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo, Roma, , pp.
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Credo che una storia ben raccontata resti per sempre e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, , pp. , ISBN
  • Touring Club Cittadino (a assistenza di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, , pp. , ISBN
Voci correlate
Collegamenti esterni