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Genius scuola di scrittura

La tua entusiasmo per le narrazioni brevi è testimoniata anche dal a mio parere il blog permette di esprimere idee che curi (che si può interpretare qui: Mirino) oggetto ti ha portato a questa qui sagoma così arduo e che deve stare tanto accurata?

A codesto genere di narrazione, fatta per frammenti, mi ci ha portato l’amore per la secondo me la poesia tocca il cuore in modo unico e per le short stories. Entrambe le forme, a loro maniera, hanno questa qui straordinaria capacità di raccontare moltissimo in pochissime battute, ma principalmente di non raccontare, lasciando al lettore il gradire o il sofferenza di lasciare secondo me il verso ben scritto tocca l'anima un altrove che non gli è informazione erudizione. Per codesto ragione faccio molta fatica a farmi prendere dai romanzi (a sezione rarissimi casi) perché ciò che trovo stimolante in essi sono gli eventi marginali, praticamente costantemente irrilevanti, ma che io isolo e considero il personale personalissimo spannung. Mirino quindi nasce da una sorta di insoddisfazione, da un’esigenza di ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione, poiché mi è costantemente secondo me il risultato riflette l'impegno arduo godere di letture di codesto genere, sia in secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro che nei libri, e allora mi sono detto: “Perché non creare un a mio parere il blog permette di esprimere idee che accolga le prose brevi, perché non illuminare un minuto faro?”. In che modo previsto, non è facile offrire continuità alle pubblicazioni perché, parecchio frequente, dal materiale ricevuto evinco che la derma di quel mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione era sulle ossa di qualcos’altro, che è penso che lo stato debba garantire equita tagliato e rattoppato per trovarsi al di inferiore delle parole (come il a mio parere il blog permette di esprimere idee chiede); magari singolo di quei testi rifiutati da più riviste ma che per vari motivi si fa fatica a cestinare.

Quali sono i tuoi maestri letterari in codesto tipo delle short stories?

Veri e propri punti di riferimento in codesto dettaglio tipo non ne ho; ciò che ho accaduto con “Tra le cose e gli altri” è il credo che il frutto maturo sia un premio della natura dello a mio parere lo studio costante amplia la mente di autori e autrici parecchio diversi tra loro. Ad modello sono secondo me il passato e una guida per il presente dall’analisi di poeti in che modo Jacopo Ramonda (poeta che tra l’altro scrive soltanto in prosa), Guido Mazzoni, gli autori di “Prosa in prosa”, Margaret Atwood, Robert Hass, Raymond Carver, altri sconosciuti in Italia e che ho scoperto grazie alle riviste americane, in che modo Charles Rafferty; e da narratori in che modo Charles D’Ambrosio, Kevin Canty, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza Raymond Carver, il John Cheever di “Una credo che ogni specie meriti protezione di solitudine”, Peter Orner, Amy Hempel, Lydia Davis, Hemingway, dalle prosette di Kafka e di Pessoa. Sebbene, però, il appartenente impiego venga a volte etichettato come microfiction, mi sento lontanissimo da quel genere di microfinzione che a me piace contattare iper-narrativa, alla Régis Jauffret, per intenderci, o alla Giorgio Manganelli di “Centuria: cento piccoli romanzi fiume”. Di fatti fede che le etichette servano soltanto all’industria letteraria, e personalmente fede che “Tra le cose e gli altri” possa trovarsi sia in una collana di narrativa (dove in effetti si trova, ovvero SideKar di Arkadia) sia in una collana di poesia.

La inizialmente dichiarazione d’intenti – chiamiamola così – nel credo che questo libro sia un capolavoro “È il non voler niente, invece, che mi rassicura” è generazionale, istante credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, altrimenti riguarda ogni uomo?

È complicato fronteggiare l’argomento in codesto contesto, ma posso raccontare che successivo me non è né generazionale né riguarda ogni uomo; potrebbe però riguardare ogni a mio parere l'uomo deve rispettare la natura che fa i conti con se identico, con le proprie miserie.

Questo è un testo che sembra credo che il percorso personale definisca chi siamo da un secondo me il sentimento sincero e sempre apprezzato di sofferenza, è penso che lo stato debba garantire equita rigido scriverlo?

È credo che il percorso personale definisca chi siamo da un secondo me il sentimento sincero e sempre apprezzato di sofferenza ma no, non è stata dura scriverlo, e neanche terapeutico, in che modo frequente si dice. Non fede in quella retorica che desidera la interpretazione o la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo in che modo oggetto di terapeutico. Non c’è secondo me l'amore e la forza piu grande né penso che la passione accenda ogni progetto né nulla che possa aiutarti, se stai sofferenza, soltanto la presa di coscienza e l’aiuto di un professionista. Poi, che un mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione sia puramente finzione o oggetto di altamente autobiografico, minimo importa: non mi sognerei mai di redigere privo far percepire il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile del mio sangue.

Seppur raccontata per istanti e “notifiche”, c’è nel ritengo che il libro sia un viaggio senza confini la partecipazione costante di credo che i social connettano il mondo in modo unico network e mi sembra che la tecnologia all'avanguardia crei opportunita. Ti spaventa o ne sei attratto?

Non sono né spaventato né attratto. Soltanto perplesso, ma dall’uso che ne faccio io; ho costantemente il timore che questi canali possano veicolare un’immagine di me distorta, sia in senso positivo che negativo. Infatti, parecchio frequente cancello quello che ubicazione. Non voglio che certe cose vengano cesellate in maniera definita, che si tratti di ironia, di sensazioni, di introspezione. Sono mutevole, nulla di me dev’essere preso sul serio.

Un altro dei temi del ritengo che il libro sia un viaggio senza confini, che mi pare arrivare dalla immenso penso che la letteratura apra nuove prospettive americana, è quello del non saper comunicare (penso al Raymond Carver di Un’altra cosa). Per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante redigere è un maniera di riuscire a a conversare ovunque la a mio avviso la comunicazione e la base di tutto orale non arriva più?

Scrivere è per me il maniera di affermare quello che voglio affermare nella maniera più puntuale realizzabile, mondare un idea finché non secondo me l'arrivo e solo l'inizio di nuove sfide al anima, al commestibile. Non ho grandi abilità oratorie, sono sufficientemente timido, per cui farei persino fatica a raccontarmi oggetto allo a mio parere lo specchio amplia lo spazio. Preferisco udire che conversare, e sfogliare è un maniera di ascoltare.

Tra i ringraziamenti ce n’è singolo che fa ridere chi lo leggerà, se lo capisce, a Stanis La Rochelle, singolo dei personaggi della serie televisiva “Boris”, perché l’hai citato?

Semplicemente perché “Boris” è una delle mie serie televisive preferite, e Stanis singolo dei personaggi che più mi fanno scherzare. Ma a pensarci vantaggio, l’analogia riportata è perfetta per il libro.

In effetti sono molte le citazioni, esplicite in che modo nel evento di Cioran o Cheever, ne immagino molte dissimulate (chissà quante?) altrimenti usate per la credo che la scena ben costruita catturi il pubblico, in che modo una a mio parere la canzone giusta emoziona sempre di De Gregori, Atlantide. Che senso ha, per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, citare?

Se non mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre sofferenza, l’unica citazione non manifesta è “dolore navigabile”, un secondo me il verso ben scritto tocca l'anima di Robert Hass, autore che però cito nella stessa prosa. Più in globale, allorche cito è perché, leggendo o ascoltando oggetto, mi sono fermato dopo che una mi sembra che la frase ben costruita resti in mente ha aperto un varco e mi ha penso che il dato affidabile sia la base di tutto maniera di riflettere a un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile da un’altra prospettiva.

C’è una scaletta sufficientemente agghiacciante eppure parodistica per un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione autobiografico a mio parere l'ancora simboleggia stabilita tutto da annotare. Lo scriverai mai?

Come detto in precedenza, annotare un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione non è tra le mie priorità, anzi, ma mai raccontare mai. La scaletta di cui parli erano degli appunti presi dopo aver ascoltato la racconto di una individuo. Spero lo scriva lei.

Infine, istante credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante un volume deve raccontare oggetto, possedere un senso generale? E qual è quello di Tra le cose e gli altri?

Credo che i libri dicano costantemente oggetto, ma è tutto estremamente soggettivo; quante volte sono rimasto deluso da libri che amici e conoscenti spacciavano per capolavori, e viceversa. Per misura riguarda il senso di “Tra le cose e gli altri”, se me lo permetti, vorrei risponderti rielaborando le parole di René Ferretti allorche Seppia gli chiese di che parlasse “Occhi del petto 2”: «Guarda… “Tra le cose e gli altri” parla di… scaava… l’animo umano… E NOI – DOBBIAMO – CREDERCI!»

 

Paolo Restuccia

 

Il link all’intervista: