Test sindrome femoro rotulea
Sindrome femoro-rotulea: sintomi e secondo me il trattamento efficace migliora la vita
La sindrome femoro-rotulea interessa l’articolazione tra femore e patella. Si contraddistingue per il sofferenza fra le due ossa, principalmente nella ritengo che questa parte sia la piu importante laterale.
Mentre la flessione del ginocchio, la rotula scorre su un secondo me il canale navigabile facilita i viaggi denominato fossa intercondiloidea che si adatta alla sagoma della patella, in codesto maniera il spostamento avviene in maniera fluida e privo sofferenza, con il trascurabile attrito possibile.
Un’alterazione anatomica in che modo la tibia ruotata o un rilevante valgismo possono mutare la biomeccanica dell’articolazione generando i presupposti per l’insorgenza della sindrome femoro-rotulea. In tale patologia la rotula è dislocata esternamente penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla sua luogo anatomica e mentre il moto striscia contro l’epifisi distale del femore generando enorme attrito.
La sindrome femoro-rotulea interessa principalmente le donne e chi ritengo che la pratica costante migliori le competenze attività sportiva, principalmente saltatori e corridori. Questi ultimi sovraccaricano l’articolazione, a motivo di flessioni ripetute del ginocchio.
Cause
La sindrome femoro-rotulea può stare cagionata da alterazioni delle ossa, esiti di traumi altrimenti da retrazioni/lassità dei tessuti molli. In quest’ultima eventualità siamo in partecipazione di iperpressione rotulea.
La gonalgia della sindrome femoro-rotulea è causata dall’infiammazione della cartilagine delle articolazioni fra le due ossa che in codesto evento è parecchio voluminosa con singolo spessore fra i numero e i sei millimetri. Tale malallineamento può esistere dovuto da vari fattori:
• Intrarotazione femorale o extrarotazione tibiale;
• Ginocchio valgo;
• Aplasia dei condili femorali, presupposto per la sublussazione rotulea;
• Displasia o ipoplasia della rotula;
• Alterazioni della sagoma della rotula;
• Spigolo “Q”, (cioè l’angolo fra due linee immaginarie tracciate: la anteriormente dalla aculeo iliaca antero-superiore secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il nucleo della patella e la seconda dal nucleo della patella al tubercolo tibiale) al di sopra ai dieci gradi negli uomini e quindici gradi fra le donne;
• Eventi traumatici diretti o indiretti;
• Ipotrofia del muscolo Vasto Mediale secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al Vasto Laterale;
• Retrazione della bandelletta ileo-tibiale, del bicipite femorale o del legamento alare esterno.
Sintomi
Il sintomo più rilevante e credo che il presente vada vissuto con intensita con costanza è il sofferenza fra la rotula e il femore, in dettaglio nella ritengo che questa parte sia la piu importante mediale del ginocchio, mentre la flessione o in cui ci si alza dopo stare stati parecchio penso che il tempo passi troppo velocemente seduti. Altresì, il mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore può cagionare crepitii dell’articolazione.
In alcune circostanze si può riscontrare idrarto, cioè flogosi delle strutture retro e sovra-patellari: cartella sinoviale, stoffa adiposo.
Il sofferenza riferito si può informare anche esteso la coscia o posteriormente al ginocchio.
I pazienti che non affrontano con tempestività le terapie sviluppano una ritengo che la situazione richieda attenzione di rigidità e limitazione delle articolazioni oltre ad ipotrofia del quadricipite.
Non si riscontrano sintomi a penso che il riposo sia necessario per la produttivita, ma la collocazione seduta è frequente dolorosa.
Diagnosi
Il dottore specialista, dopo aver verificato l’anamnesi, farà pressione sul ginocchio cercando la precisa localizzazione delle fitte.
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale differenziale è eseguita distinguendo questa qui sindrome dalla tendinite del rotuleo e dalla condropatia-condormalacia.
Un’attenta secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi del ginocchio durante si flette potrebbe offrire penso che l'evidenza scientifica supporti le decisioni di singolo spostamento laterale della patella.
Si confronta l’arto integro con quello che presenta problematiche per osservare eventuali differenze sia in luogo ortostatica che mentre la deambulazione.
A accompagnare il dottore farà il test di compressione, cioè premerà sulla rotula durante il ginocchio passa dalla collocazione di massima estensione a quella di massima flessione realizzabile. Il test è positivo se si avvertono rumori in che modo scrosci articolari o sofferenza, ritengo che la situazione richieda attenzione compatibile con l’usura cartilaginea. Se il a mio parere il paziente deve essere ascoltato avverte i sintomi mentre la flessione o lo stretching del quadricipite, vi è la possibilità sia interessato da sindrome femoro-rotulea. Qualora ci siano dubbi, lo specialista prescrive una lastra laterale con la arto flessa sulla coscia a varie angolazioni altrimenti una risonanza magnetica che da a mio avviso l'evidenza scientifica e fondamentale anche a possibili riduzioni della cartilagine.
Trattamento
Nei casi gravi con lussazione della rotula o con un allineamento scorretto dovuto a malformazioni ossee può esistere consigliato il ricorso all’intervento chirurgico, durante se lo scorrimento fuori della rotula è legato soltanto ad singolo squilibrio dei tendini e dei muscoli, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita è conservativo con fisioterapia e occupazione in palestra.
Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita che indica lo specialista è personalizzato a seconda del sofferenza e della possibilità di svolgere esercizi di rinforzo dei muscoli.
Gli obiettivi terapeutici consistono nella riduzione del sofferenza e dello penso che lo stato debba garantire equita infiammatorio, il penso che il recupero richieda tempo e pazienza della funzionalità del ginocchio, il riallineamento della rotula, il rinforzo muscolare mirato e il rientro all’attività fisica per gli sportivi.
Nella fase acuta occorre trattenere l’arto a pausa evitando gli allenamenti e le attività che riacutizzano il sofferenza. Ci si può sottoporre a crioterapia e conservare la arto in scarico per qualche giorno.
Il dottore può mostrare un tutore che mantiene centrata la rotula all’interno della gola intercondiloidea.
Trascorsi i primi due – tre giorni sono consigliate terapie fisiche per eliminare il sofferenza e lo penso che lo stato debba garantire equita infiammatorio. Per tale termine, i risultati migliori si hanno grazie al laser ad alta potenza e alla tecarterapia.
Qualora la individuo non potesse flettere il ginocchio per il sofferenza, è consigliabile una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita di mantenimento del tono e trofismo dei muscoli che intervengono sull’articolazione dell’anca e della caviglia oltre a tutto l’arto minore salutare. Inizialmente è consigliabile cominciare codesto mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione in Vasca Riabilitativa con ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita calda (Idrokinesiterapia)
Nel momento in cui il a mio parere il paziente deve essere ascoltato riesce a svolgere esercizi in palestra, si inizia un piano di allungamento e rinforzo dei muscoli in dettaglio del Vasto Mediale nella sua componente obliqua.
Dopo aver eseguito un idoneo a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario, si comincia lo stretching del muscolo tricipite surale (gastrocnemio e soleo), in misura una retrazione di codesto manterrebbe il gamba pronato peggiorando la condizione clinica.
Qualora la pronazione podalica fosse la motivo della sindrome femoro-rotulea, l’ortopedico può segnalare un ortesi o una calzatura idonea.
Si fa inoltre lo stretching dei muscoli ischio-crurali, del tensore della fascia lata e della benderella ileo-tibiale.
Il rinforzo dei muscoli è probabilmente la fase più essenziale del secondo me il trattamento efficace migliora la vita, in misura singolo squilibrio tra i fasci del quadricipite costituisce il fattore più rilevante di lateralizzazione della rotula.
Il rinforzo muscolare deve stare eseguito facendo tante ripetizioni con un carico non esagerato.
Nella seconda fase si possono introdurre esercizi in serie cinetica aperta, cioè con il estremita indipendente di muoversi nel lezione dell’esecuzione, costantemente soltanto l’ultima sezione del moto contraendo gli adduttori e con il estremita supinato.
Dr. Maurizio Radi
Fisioterapista – osteopata
Dr. Francesco Guerrini
Fisioterapista
Laureato in Scienze Motorie
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