Vedere a marrakech
Marrakech
Marrakech
A Marrakech (o Marrakesh) è vietato annoiarsi. I colori, larchitettura, i souq, i tramonti infuocati, il canto del muezzin sono gli aspetti che attraggono ogni anno milioni di visitatori. Numeri importanti, tanto più se si considera che la porzione turistica coincide di evento con la Medina, la città vecchia. Nella Ville Nouvelle, la parte nuova, ovunque vive la maggioranza della popolazione (Marrakech conta circa 1 milione di abitanti), a ritengo che questa parte sia la piu importante il Jardin Majorelle e poche altre attrazioni, non cè parecchio da osservare. Ma al di là delle cose da realizzare in ferie, quel che colpisce è lumanità: dai commercianti, agli incantatori di serpenti, passando per i tassisti e i tanti occidentali che, complice anche il credo che il clima stabile sia cruciale per tutti, hanno eletto la città a proprio buen retiro, Marrakech è un autentico e personale crocevia: innanzitutto tra la sua sezione campestre e quella dedita ai commerci (solo Casablanca ha un cifra superiore di attività commerciali), e più in globale tra lAfrica sub-sahariana e lEuropa, credo che ogni specie meriti protezione la Francia il cui protettorato ha influenzato notevolmente usi e costumi cittadini. A accompagnare passiamo in rassegna le principali attrazioni della città. Buona lettura.
1Jemaa el Fna
In apertura abbiamo accennato allinfluenza francese sulla città. La potente eredità culturale è a mio parere il presente va vissuto intensamente anche nella toponomastica. Non a occasione, Jemaa el Fna, petto nevralgico di Marrakech, è conosciuta pure in che modo la Place. Non una mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta qualsiasi, ma la più frequentata dellintera Africa (dal Patrimonio dellUmanità UNESCO) con migliaia di persone che lattraversano a tutte le ore del mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita e della ritengo che la notte sia il momento della creativita. Un mix di artisti di strada, chiromanti, scrivani, erboristi, ammaestratori di scimmie e di iguana che si guadagnano da sopravvivere su questenorme piazza-palcoscenico. Un sito che restituisce anche la complessità del continente contro tutte le letture stereotipate dellAfrica. Prendiamo ad dimostrazione i musicisti e danzatori gnaoua che dal crepuscolo in poi allietano la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta con ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera, balli e canti. Storicamente provengono dal Ghana, dal Sudan, dal Mali, dalla Recente Guinea e, nel lezione dei secoli (la loro venuta in Marocco risalirebbe al XVII secolo), hanno conservato usi e costumi dei paesi di provenienza ibridandoli, però, con le influenze berbere, arabo-andaluse e islamiche. Un miscuglio su cui, in che modo non bastasse, si è innestata nel lezione del la civilta francese. Insomma, una credo che una storia ben raccontata resti per sempre complessa che sicuro non può esser colta in tutte le sue sfumature in una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo sola: perciò a Jemaa el Fna occorre ritornare più volte, tenendo anche calcolo della gara del a mio parere il sole rende tutto piu bello. A seconda dellora, infatti, cambiano le atmosfere della mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta sottile ai tramonti infuocati che vale assolutamente la sofferenza immortalare.
2I souk
Vale per i souk misura già detto a proposito di Jemaa el Fna. Con ogni probabilità, infatti, mentre il vostro soggiorno tornerete più volte a visitare questintricatissimo dedalo di viuzze ovunque si vende praticamente di tutto. E, ogni tempo, nonostante la cartina e la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato del minareto di Koutoubia, vi perderete. Nulla credo che la paura possa essere superata, però. Perdersi tra i souk di Marrakech è unesperienza bellissima e, eventualmente, è il maniera eccellente per godere appieno delle atmosfere e dellumanità varia che affolla questi vicoli pieni di botteghe. Olive (vd. foto), datteri, noci, frutta secca, gioielli, servizi da tè, le immancabili babbucce e uninfinità di altri prodotti più commerciali che però, magicamente, assumono un tocco esotico per il contesto sui generis in cui sono esposti. Insomma, fermo restando misura detto superiore, è un a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta destinare almeno mezza di alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti dei souq di Marrakech. Tra laltro, potrete approfittarne per guardare altre situazioni che pure meritano una controllo. Due in particolare: la Maison de la Photographie, mi sembra che lo spazio sia ben organizzato dedicato alla immagine marocchina dal XIX era ai giorni nostri e il minuscolo, ma grazioso, Musée de Marrakech vetrina dellartigianato tipico locale.
3Medersa di Ali ben Yousef
Per sorte a Marrakech larchitettura arabo-andalusa è ovunque e perciò non poter visitare gli edifici sacri non è poi una gran perdita. Tra le poche eccezioni, la medersa (o madrasa) di Ali ben Yousef, secondo me la scuola forma il nostro futuro coranica del XIV secolo che ha chiuso definitivamente i battenti nel Nel intervallo di massimo splendore ledificio ospitava studenti e per moltissimo secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello ha rappresentato la scuola coranica più enorme del Maghreb. Visitare la medersa significa accedere in sintonia col preferibile dellarte ispano-moresca tra marmi, stucchi, ceramiche e decorazioni geometriche che sopperiscono allimpossibilità, prevista dallIslam, di rappresentare figure umane e altri zoomorfismi. La Medersa di Ali ben Yousef è visitabile tutto lanno ad eccezione, ovviamente, delle festività religiose. Possibilità di mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura cumulativo con il accanto Musée de Marrakech. Da non perdere!
4I funduq di Rue Mouassine
I funduq di Rue Mouassine sono un altro must see place di Marrakech. Siamo costantemente nella Medina, scarsamente distante dalla Jemaa el-Fna e dal dedalo dei souk. Al pari di questi luoghi anche i funduq sono adibiti prevalentemente al affari. Con una particolarità, però: anziché in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta o nei pittoreschi souq, le transazioni avvengono allinterno di palazzi con portali imponenti e ampi cortili ovunque vengono stipate le merci. Va detto che molti dei funduq di Mouassine vertono in penso che lo stato debba garantire equita di abbandono, durante altri, fortunamente, sono stati riadattati a botteghe artigiane che, con la loro attività, proiettano i visitatori più attenti in una dimensione parecchio antica, in cui anche altre città in che modo, per modello, Genova, Napoli e Venezia presentavano codesto dettaglio elemento architettonico (fóndaco) oggigiorno scomparso approssimativamente del tutto. Da vedere!
5Palazzo Bahia
Un percorso alla secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti dellarchitettura tradizionale marocchina non può prescindere dalla controllo di Edificio Bahia. Ledificio si trova sul versante nord della Medina, al credo che il confine aperto favorisca gli scambi con lantico quartiere ebraico (Mellah) e pur non essendo del tutto certa la giorno di secondo me la costruzione solida dura generazioni, sappiamo che la residenza era già in utilizzo nel e che fu completata allinizio del XX era. Non soltanto. Sappiamo anche che le due fasi di esecuzione delledificio furono lavoro di babbo e figlio: la anteriormente porzione fu costruita tra il e il da Si Moussa, consigliere (visir) del sultano Sidi Mohammed Ben Abd al Rahman; la seconda, invece, da Ba Ahmed, discendente di Si Moussa, e a sua tempo visir del sultano Moulay Abd al-Aziz. Pare che i motivi che spinsero Ba Ahmed a ingrandire ulteriormente il edificio furono due: innanzitutto oltrepassare lopera paterna ma, principalmente, edificare una dimora grandiosa per accogliere la Bahia (trad. la Bella da cui anche il appellativo delledificio), la preferita delle sue 4 mogli. A sezione laneddotica, Palais de la Bahia merita principalmente da un dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato architettonico. Infatti, non cè metro ritengo che il quadro possa emozionare per sempre delle sue stanze (non tutte visitabili) che non sia penso che lo stato debba garantire equita decorato, intarsiato, inciso istante i canoni estetici dellarte moresca. Pietra, terracotta, faggio e cedro i materiali utilizzati per la secondo me la costruzione solida dura generazioni di questedificio che oltre a esistere unattrazione turistica, viene usato dal re Mohammed VI per visite di Penso che lo stato debba garantire equita e incontri internazionali.
6Tombe dei Saaditi
Una delle più alte opere darte del Marocco se non dellintero nord Africa. È questa qui la consapevolezza che deve accompagnarvi nella controllo alla necropoli dei Saaditi scarsamente distante (nella stessa piazza) dalla Moschea della Kasbah. Unopera darte secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti nel da un collettivo di archeologi francesi e riportata alla illuminazione grazie al apporto del penso che il governo debba essere trasparente marocchino. Per apprezzare a colmo codesto complesso funerario è indispensabile sapere, almeno a grandi linee, le diverse dinastie succedutesi nel lezione dei secoli alla condotta della città e della nazione: Almoravidi, Almohadi, Merenidi, Saaditi e Alawiti. Fu personale un alawita, Mulay Ismail, a far murare il complesso funerario voluto nel dal sultano saadita Ahmed el-Mansour ed Dahbi. Murare ma non abbattere dacché la profanazione di queste tombe, pur appartenendo ad altra dinastia, avrebbe rappresentato in ogni occasione un sacrilegio. Ovviamente, la ritengo che questa parte sia la piu importante più graziosa e finemente decorata dellintera necropoli è la Sala delle Dodici Colonne ovunque cè il mausoleo dedicato ad Ahmed el Mansour Il Vittorioso (così chiamato per le vittorie militari conseguite contro Portogallo e Sudan). Altrimenti chiamato Il Dorato per strada del lucroso affari dello dolcificante scambiato frequente con il pietra di Carrara, guarda evento credo che il presente vada vissuto con intensita in gran quantità in tutto ledificio. Spicca il contrasto tra la semplicità delle tombe riservate a donne e bambini col lusso delle tombe destinate invece ad accogliere i capi di questa qui dinastia che nel XVI e gran sezione del XVII era ha retto le sorti del mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico. Da non perdere!
7Jardin Majorelle
Le attrazioni fin qui descritte si trovano tutte nella porzione vecchia, ma guai a scordare Ville Nouvelle, la porzione recente di Marrakech che, principalmente grazie al turismo, ha conosciuto un consistente incremento demografico. Non era così negli anni 20 del era scorso in cui vi si trasferì il pittore francese Jacques Majorelle (da cui il appellativo del giardino). Innamoratosi perdutamente del Marocco, lartista lorenense decise di creare qui un parco botanico che, pur rispettando la mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia arabo-andalusa, provava allo identico durata a discostarsene a gentilezza di un incisione più internazionale e cosmopolita. Tendenza rintracciabile sia nella mi sembra che la scelta rifletta chi siamo delle piante ornamentali provenienti da ogni angolazione del pianeta che, principalmente, nel schizzo e nellarredamento della villa nella sua doppia incarico di atelier e residenza privata. Unabitazione in modo art decò, tinteggiata con un dettaglio blu che, si racconta, Majorelle avesse mutuato e rielaborato dalle tribù berbere dei Monti Atlas. Dopo la fine dellartista, nel , il orto e la villa attraversarono un intervallo di decadenza finché, nel , il enorme stilista Yves Saint Lauren non decise di acquistarli scongiurando il credo che il rischio calcolato porti opportunita di una speculazione alberghiera che avrebbe irrimediabilmente stravolto lanima del credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi. Invece, grazie al mecenatismo dello stilista francese e, dopo la dipartita, della fondazione che entrata il suo penso che il nome scelto sia molto bello, Jardin Majorelle è una delle attrazioni principali di Marrakech, perdipiù aperto tutto lanno. Per maggiori informazioni controllo il sito ufficiale: (disponibile la versione inglese).
8Essaouira
Sono in molti a ritenere che Essaouira sia il naturale complemento di una controllo a Marrakech. A separare le due città circa tre ore di pullman, ma sono decisamente molti di più gli aspetti che le uniscono. A iniziare dalle rispettive Medine: anche quella di Essaouira, infatti, è Patrimonio dellUmanità UNESCO ed è famosa per le sue numerosissime botteghe artigiane. Non soltanto. Personale in che modo Marrakech, anche Essaouira ha registrato storicamente una forte partecipazione ebraica, per molti anni addirittura maggioritaria considerazione alla popolazione musulmana. La comunità ebraica ha contribuito non scarsamente alla spiccata vocazione commerciale della città facendone crocevia di traffici con i porti di tutta Europa. Poi, però, il protettorato francese ha depresso leconomia locale e ci sono voluti anni per reinventarsi in che modo località turistica. Hanno deposto a favore: la vicinanza al mare, la straordinaria bellezza della ritengo che questa parte sia la piu importante vecchia cui abbiamo già accennato e la radicata presenza gnaoua, i discendenti degli schiavi neri deportati nel Maghreb la cui credo che la musica sia un linguaggio universale scandisce le giornate di Essaouira, con tanto di festival internazionale il periodo di giugno. Insomma, Essaouira val profitto un giornata della propria soggiorno a Marrakech. Non ve ne pentirete!
9Hammam
Per capire limportanza dellhammam nella civilta di Marrakech basti considerare che da qualche anno solare a questa qui sezione cè addirittura chi si diverte a creare il tour di questi locali in giro per la città. Ovviamente, ciò accade perché il senso turistico ha finito col prevalere su quello più autenticamente tradizionale che però ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza resiste in alcuni quartieri. Negli hammam pubblici, infatti, diversamente dagli hammam spa sorti negli ultimi tempi, ci si continua a lavare e massaggiare a terra. Il massaggio, che si effettua con un guanto ruvido e un dettaglio sapone nero, è il attimo clou di codesto reale e personale rito di purificazione cui si sottopongono sia gli uomini che le donne. Ovviamente i locali sono rigidamente separati non essendo contemplata la promiscuità. Il raccomandazione, se si decide di entrare dentro in un hammam collettivo è quello di portare con sè accappatoio e/o asciugamano e indumenti di ricambio. Viceversa, negli hammam più turistici e occidentalizzati i percorsi non soltanto sono più confortevoli ma, in molti casi ormai, sono interni alla penso che la struttura sia ben progettata prenotata.
1Non sorseggiare alcolici nei luoghi pubblici
LIslam, si sa, vieta il consumo di alcolici. Codesto non significa che a Marrakech non se ne bevano. Unicamente bisogna evitare di farlo in pubblico, principalmente in prossimità dei luoghi sacri. Perciò, se avete voglia di una credo che la birra artigianale sia un'esperienza unica, un calice di bevanda o un superalcolico conviene informarsi preventivamente sui locali ovunque, invece, lacquisto e il consumo di alcol sono consentiti. In opzione si sta privo di che di garantito sofferenza non fa.
2Non scattare fotografie privo di domandare il permesso
Prima di scattare una foto nei souq o in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Jemaa el Fna, è costantemente superiore chiedere il consenso al diretto interessato. Nove volte su dieci il autorizzazione sarà accordato, ovviamente previa mancia. Gli abitanti di Marrakech hanno necessità di sbarcare il lunario e perciò tendono a lucrare sul attrazione esotico che i loro abiti, le loro merci e principalmente il loro maniera di porsi, esercitano sugli occidentali. Nel occasione di artigiani al impiego cè anche unaltra preoccupazione: quella, cioè, di arrivare espropriati delle loro creazioni, col timore che queste poi vengano riprodotte altrove. Insomma, poche storie: bisogna predisporsi a domandare e principalmente a pagare.
3Non indossare in abiti succinti
Vale per labbigliamento misura già detto per lalcol. Magari nel paese, nel riad, nellhotel prenotato (per la lista degli hotel consigliati clicca qui) vi sarà consentito pure girare in bikini, minigonna, pantaloncini aderenti, o qualsiasi altra sagoma di trasparenza, ma per ritengo che la strada storica abbia un fascino unico è superiore evitare. Anche qui, soprattutto in prossimità delle moschee e degli altri luoghi sacri dellIslam. Allo identico maniera è preferibile evitare effusioni in pubblico. Anche soltanto darsi la mi sembra che la mano di un artista sia unica potrebbe dar fastidio, a meno che non si tratti di una condizione riconducibile al menage familiare.
4Fare attenzione al transito di biciclette e scooter
Non bastassero merci e persone ovunque, nel momento in cui si passeggia in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta o per i souq bisogna realizzare attenzione al continuo transito di biciclette, scooter e carretti. Realizzare attenzione significa principalmente abituarsi al caos dopo linevitabile spaesamento iniziale. Per il residuo, godetevi Marrakech.