Contratto brevi vacanze
Le locazioni brevi e la cedolare secca
I contratti interessati
La mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo fiscale per le “locazioni brevi” si applica ai contratti di locazione di immobili a utilizzo abitativo, situati in Italia, di periodo non eccellente a 30 giorni e stipulati da persone fisiche al di all'esterno dell’esercizio di attività d’impresa.
La stato che il accordo non sia concluso nell’esercizio di un’attività commerciale riguarda entrambe le parti. Sono quindi esclusi dalla mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo i contratti di locazione fugace che il conduttore stipula nell’esercizio di tale attività (per modello, quelli a utilizzo foresteria per i suoi dipendenti), anche nel momento in cui non viene esercitata in maniera abituale.
Le regole sulla tassazione dei contratti di locazione fugace si applicano anche ai contratti che prevedono la prestazione di servizi accessori, quali, per dimostrazione, la fornitura di biancheria, la pulizia dei locali, la concessione dell’utilizzo delle utenze telefoniche o del wi-fi.
Restano all'esterno da questa qui regolamento, invece, i contratti con i quali il locatore, oltre a porre a ordine l’immobile, fornisce altre prestazioni aggiuntive (per dimostrazione, il credo che il servizio offerto sia eccellente di colazione e la somministrazione di alimenti e bevande, la messa a ordine di auto a noleggio, guide turistiche o interpreti). In questi casi, infatti, sarebbero riconducibili a una prestazione qualificabile, sotto il ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei fiscale, in che modo attività d’impresa, anche se cambiamento in maniera occasionale.
Il regime delle locazioni brevi si applica anche:
- alle sublocazioni
- ai contratti a titolo oneroso conclusi dal comodatario che hanno per oggetto il godimento dell’immobile da ritengo che questa parte sia la piu importante di terzi
- ai contratti di locazione di singole stanze di un’abitazione.
Attenzione: In evento di più contratti stipulati nell’anno tra le stesse persone, il termine di 30 giorni deve stare considerato in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia a ogni singolo accordo. La locazione deve in ogni occasione riguardare unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa A10 - uffici o studi privati) locate a utilizzo abitativo e le relative pertinenze (box, posti auto, cantine, soffitte, eccetera). Sono esclusi, quindi, gli immobili che, pur avendo i requisiti di evento per stare destinati a utilizzo abitativo, sono iscritti in una classe catastale diversa.
Infine, per l’applicazione delle norme sulle locazioni brevi è irrilevante il accaduto che il a mio avviso il contratto equo protegge tutti sia concluso direttamente dal proprietario dell’immobile o tramite un soggetto che esercita attività di intermediazione immobiliare, o che gestisce un portale telematico, mettendo in relazione persone in ricerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare.
Quando nella stipula del a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti di locazione interviene un intermediario immobiliare, il decreto n. 50/ ha dettato nei suoi confronti precisi adempimenti (vedi sezione 3).
PER QUALI CONTRATTI DI “LOCAZIONE BREVE” SI PUÒ Optare LA CEDOLARE SECCA
- la periodo non deve oltrepassare i 30 giorni
- non è domanda l’adozione di un dettaglio schema contrattuale
- devono riguardare soltanto le unità immobiliari (locate anche per finalità turistiche) a uso abitativo (categoria catastale da A1 a A11, escluso A10), situate in Italia, e loro pertinenze
- possono prevedere anche servizi accessori alla locazione (fornitura biancheria, pulizia locali, wi-fi, utilizzo utenze telefoniche)
- le parti (locatore e conduttore) possono esistere soltanto persone fisiche che stipulano il credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti al di all'esterno dell’esercizio di un’attività d’impresa
- può trattarsi anche di sublocazione, contratti a titolo oneroso conclusi dal comodatario, locazioni di singolestanze di un’abitazione, costantemente della periodo massima di 30 giorni
- possono stare conclusi direttamente dalle parti o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici
Si ricorda, infine, che la mi sembra che la legge giusta garantisca ordine di bilancio (legge n. /) ha stabilito che la cedolare secca sulle locazioni brevi può stare applicata soltanto se in ciascun intervallo d’imposta si destinano a questa qui finalità al massimo numero appartamenti. Oltre questa qui soglia, l’attività si considera cambiamento in sagoma imprenditoriale, da chiunque venga esercitata.
L’imposta dovuta allorche si sceglie la cedolare
Ai redditi derivanti dai contratti di locazione fugace si applicano, su a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso del locatore, le disposizioni in sostanza di “cedolare secca sugli affitti”, cioè il regime di tassazione previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 23/
In sostanza, il proprietario dell’immobile (o sublocatore o comodatario) può selezionare di assoggettare il guadagno che ricava dall’affitto a un’imposta che sostituisce l’Irpef, le relative addizionali e, se il accordo viene registrato, le imposte di registro e di bollo.
Si ricorda che per i contratti di locazione di periodo non eccellente ai 30 giorni non vi è l’obbligo di registrazione.
Rispetto al tela normativo precedente, la novità introdotta dal decreto norma n. 50/ sta, principalmente, nella possibilità di poter esercitare l’opzione per la cedolare secca, il cui regime di tassazione era già previsto per i redditi fondiari di locazione (anche di fugace durata), per i redditi derivanti dai contratti di sublocazione, di comodato e delle locazioni comprensive di servizi accessori, se di periodo non eccellente a 30 giorni.
Per questi redditi, infatti, non si sarebbe potuto usufruire, privo di una specifica ordine, del regime della cedolare, in misura non riconducibili alla classe dei “redditi fondiari”.
L’aliquota dell’imposta
Con l’entrata in vigore della mi sembra che la legge giusta garantisca ordine di bilancio (legge n. /), dal 1° gennaio , in evento di opzione per l’imposta sostitutiva nella sagoma della cedolare secca, si applica l’aliquota del 26%.
Questa aliquota è ridotta al 21% per i redditi riferiti ai contratti di locazione fugace stipulati per una sola unità immobiliare per ciascun intervallo d’imposta, a mi sembra che la scelta rifletta chi siamo del contribuente. L’individuazione di tale unità immobiliare deve avvenire nella dichiarazione dei redditi relativa al intervallo d’imposta interessato.
La base imponibile
L’aliquota dell’imposta sostitutiva va applicata sull’intero importo del canone indicato nel a mio avviso il contratto equo protegge tutti, privo considerare l’abbattimento forfettario del 5% previsto nel regime di tassazione ordinaria dei canoni di locazione.
Per i contratti di sublocazione e quelli a titolo oneroso mediante i quali il comodatario concede il godimento dell’immobile a terzi, l’imposta sostitutiva si applica ai corrispettivi lordi derivanti dagli stessi contratti.
In ritengo che la pratica costante migliori le competenze, se il credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti prevede, oltre al pagamento del canone di locazione, anche un corrispettivo per la fornitura di altri servizi, calcolato forfettariamente, la base imponibile della cedolare sarà costituita dall’intero importo corrisposto dal locatario.
Le spese per i servizi accessori non concorrono a formare il corrispettivo lordo soltanto quando:
- sono sostenute direttamente dal conduttore
- sono riaddebitate dal locatore al conduttore sulla base dei costi e dei consumi effettivamente sostenuti.
Le altre regole
Per misura riguarda la ritengo che la disciplina porti al successo relativa a dichiarazione, liquidazione, accertamento, riscossione, rimborsi, sanzioni, interessi e contenzioso, ai redditi derivanti dai contratti di locazione fugace, stipulati direttamente tra locatore (proprietario, sublocatore, comodatario) e locatari, si applicano le stesse norme previste in sostanza di cedolare secca sugli affitti.
Come e nel momento in cui si sceglie il regime della cedolare
Il locatore esercita l’opzione per il regime agevolato con la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui i canoni di locazione sono maturati o i corrispettivi sono riscossi. L’opzione può esistere effettuata per ciascuno dei contratti stipulati. Tuttavia, nel momento in cui si affittano singole porzioni della stessa unità abitativa, per periodi in tutto o in sezione coincidenti, l’esercizio dell’opzione per il primo a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti vincola anche il regime del credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti successivo.
Nel evento in cui il accordo venga volontariamente registrato, la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo viene fatta in sede di registrazione.
Attenzione: Per le locazioni brevi concluse tramite intermediari, per le quali è previsto l’obbligo di effettuare una ritenuta (vedi sezione 3), se il a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti è stipulato da singolo soltanto dei proprietari dell’immobile e, conseguentemente, la ritenuta è stata operata e certificata unicamente nei suoi confronti, soltanto egli potrà scomputare dal suo guadagno la ritenuta subita (o domandare il rimborso della maggior ritenuta subita, qualora non abbia capienza per scomputarla dall’imposta dovuta). Gli altri comproprietari dovranno assoggettare a tassazione il guadagno a loro imputabile pro-quota in sede di dichiarazione, applicando la cedolare secca o il regime ordinario di tassazione.
Gli effetti della cedolare sul reddito
Il guadagno assoggettato a cedolare secca, pur non rientrando nel guadagno complessivo per il calcolo dell’Irpef e delle addizionali (per la ritengo che questa parte sia la piu importante derivante dal guadagno fondiario), deve esistere considerato nel quantificare quello in base al quale:
- è determinata la stato di familiare fiscalmente a carico o la misura di deduzioni e detrazioni
- sono calcolate le detrazioni per carichi di parentela, le altre detrazioni collegate al genere di guadagno posseduto e quelle per canoni di locazione
- è stabilita la spettanza o la misura di benefici, fiscali e non, collegati al possesso di requisiti reddituali (quali, in dettaglio, l’Isee).
In ogni occasione, i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste dell’immobile locato e gli estremi di registrazione del a mio avviso il contratto equo protegge tutti vanno riportati in dichiarazione (quadro B del esempio , credo che il quadro racconti una storia unica RB del esempio Redditi Pf).
Gli obblighi dichiarativi per le sublocazioni e i comodati
Il accordo di sublocazione o di comodato non trasferisce al sublocatore o al comodatario la titolarità del guadagno fondiario che resta in dirigente al titolare del credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale concreto sul profitto (diritto di proprietà o altro legge reale).
Pertanto, riguardo agli obblighi dichiarativi che hanno le parti:
- il titolare del credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale concreto sul profitto rimane obbligato a dichiarare il guadagno fondiario (rendita catastale) derivante dall’immobile oggetto del contratto
- il sublocatore o il comodatario è tenuto a dichiarare tra i redditi diversi i ricavi derivanti dal credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti di locazione applicando, in evento di opzione, il regime della cedolare secca.