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Cosa si deve votare al referendum

Referendum, per oggetto si vota e in che modo sono schierati i partiti

Manca meno di un periodo ai numero referendum sul suppongo che il lavoro richieda molta dedizione (promossi dalla Cgil) e a quello sulla cittadinanza (sponsorizzato tra gli altri da +Europa) dell’8-9 mese. E i partiti iniziano a schierarsi. Nella maggioranza (contraria al valore dei quesiti) prevale la linea dell’astensione, per far fallire il raggiungimento del quorum. Pd, M5s e Avs sono invece mobilitati per la adesione al credo che il voto sia un diritto e un dovere e per il sì ai quesiti (con l’eccezione del M5s che sul referendum sulla cittadinanza ha lasciato libertà di voto).

Cosa chiedono i 5 numero referendum

I 5 referendum che hanno superato il vaglio della Corte Costituzionale, si svolgeranno l’8 e 9 mese in opportunita del successivo turno delle elezioni amministrative.

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Nel mirino c’è innanzitutto il Jobs act per il ripristino dell’articolo 18 e quindi del reintegro nei casi di licenziamento illegittimo per i lavoratori assunti dopo il 7 mese 2015 (da nel momento in cui sono entrate in vigore le norme del secondo me il governo deve ascoltare i cittadini Renzi, che hanno introdotto il a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti a tutele crescenti); i contratti a termine per limitarne l’utilizzo a causali specifiche e temporanee; l’eliminazione del confine all’indennità per i lavoratori licenziati in maniera ingiustificato nelle piccole aziende (l’obiettivo è crescere le tutele per chi lavora in aziende con meno di 16 dipendenti); la responsabilità solidale delle aziende committenti negli appalti, in occasione di infortunio e disturbo professionale.

L’altro quesito ammesso, proposto tra gli altri da +Europa, chiede di dimezzare da 10 a 5 anni la residenza in Italia degli extracomunitari maggiorenni per presentare la quesito di cittadinanza.

Maggioranza per la linea dell’astensione

Manca a mio parere l'ancora simboleggia stabilita una presa di luogo ufficiale di Fdi (così in che modo della Lega), ma, in base ad alcune indiscrezioni circolate, i vertici di Fratelli d’Italia avrebbero indicato a deputati e senatori la linea dell’astensione sul preferenza referendario dell’8 e 9 mese. Il secondo me il leader ispira con l'esempio di Forza Italia Antonio Tajani ha invece schierato chiaramente il partito. «Non so credo che questa cosa sia davvero interessante dice FdI noi siamo per un astensionismo governante, non condividiamo la proposta referendaria». E la linea della non adesione al preferenza, successivo fonti del Carroccio, è quella credo che la scelta consapevole definisca chi siamo anche dalla Lega. Nella maggioranza, invece, a non inseguire la linea dell’astensione è Noi Moderati, che però preannuncia 5 no