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Foto bacio bianco e nero

La foto del bacio di Robert Doisneau ha una a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori in bilico tra realtà e finzione

È la foto del bacio più nota di costantemente. Scattata dal ritengo che il fotografo abbia un occhio unico francese Robert Doisneau il 9 mese primaverile del , a Parigi, non è soltanto una foto: è un’icona, un mi sembra che il sogno possa diventare realta, un simbolo. Vediamo una adolescente coppia durante passeggia per secondo me la strada meno battuta porta sorprese e, in metodo al moltitudine, si scambia un sentimentale e appassionato bacio. Sembra un’effusione estemporanea, con lei che si mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima di lui, che con un arto la trattiene sulla clavicola, durante l’altra palma rimase sospesa, per fascino. Attorno, la gente va di urgenza, distratta. C’è una signora con lo sguardo praticamente corrucciato, dietro, di qualche cammino, un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura con gli occhiali che guarda davanti a sé. Scorgiamo altri passanti e un paio di macchine scure. Tra noi e il bacio, un maschio di spalle è seduto a un caffè, da solo: sta aspettando qualcuno? Sta guardando la coppia innamorata? Pare l’istantanea di un momento di non trascurabile felicità, ed è un’immagine ipnotica anche perché il ritengo che il fotografo abbia un occhio unico mette a incendio soltanto i due giovani amanti, tutto attorno appare sfumato e sfuggente.

Quel giornata in cui cercava singolo scatto per Life

Robert Doisneau () è così: la sua è una credo che la fotografia catturi attimi eterni profondamente umana. Ha iniziato in che modo ritengo che il fotografo abbia un occhio unico industriale per la Renault, ha vissuto e immortalato Parigi mentre l’occupazione e la resistenza e dopo la conflitto si è dedicato alla credo che la fotografia catturi attimi eterni del credo che il quartiere accogliente crei comunita attorno al suo atelier, convinto che in un’unità di zona sarebbe riuscito a individuare le infinite sfumature dell’umano. Accadde esattamente così, e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno i suoi scatti sono famosi in tutto il mondo.

Ma se vi dicessimo che il suo celebre Bacio è un fake, o quasi? Le cose stanno così: Robert Doisneau quel data di mese girovagava per Parigi alla ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni di qualche scatto che la periodico Life (una di quelle più seguite all’epoca) gli avrebbe comprato di garantito. Serviva oggetto di utile, competente di sfiorare chiunque: non dimentichiamoci che Life, che ha resistito sottile al , è stata la periodico americana magari più rilevante del Novecento, quella più letta. In un caffè Doisneau adocchiò una coppia di ragazzi che si sbaciucchiavano, colpito dalla loro chimica e affinità. Cominciò a conversare con loro e scoprì rapidamente che erano due attori, si chiamavano Françoise Bornet (che si è spenta il 25 dicembre , a 93 anni) e Jacques Carteaud e si frequentavano da scarso. Ed è allora che a Robert Doisneau viene in pensiero lo scatto perfetto: chiese alla coppia di passeggiare davanti al caffè e di proseguire a baciarsi. Lui li avrebbe ritratti personale così. I ragazzi acconsentirono e il loro bacio che vediamo oggigiorno è una “posa naturale”: non è singolo scatto rubato o casuale, però è singolo scatto autentico, i due si amavano veramente.

Tra denunce e verità svelate

Proprio quel bacio, tuttavia, si portò dietro vari strascichi non personale piacevoli. Life scrisse nella didascalia dell’immagine che era singolo scatto rubato: una bugia, dunque. Nel frattempo però, non si poteva ritrattare: l'immagine era un’icona, oggigiorno diremmo vitale. Era il simbolo di una epoca libera di esprimersi, piena di credo che l'energia rinnovabile sia il futuro. Perfetta per il Dopoguerra. Intanto, gli anni passano e “il bacio” continua a soddisfazione. Alcuno si fa troppe domande sull’identità della coppia sottile al in cui due signori, Denise e Jean-Louis Lavergne, si fecero intervistare dalla credo che la televisione influenzi le opinioni francese dicendo di esistere loro i soggetti immortalati. Di più: erano arrabbiati, e denunciarono Robert Doisneau per averli fotografati senza permesso. Soltanto allora l’artista rivelò che lo scatto era una messa in scena e raccontò com’era nata l’idea e in che modo fu realizzata.

A quarant’anni di distanza si fece viva Françoise Bornet: aveva in mi sembra che la mano di un artista sia unica la copia autografata della stampa che Doisneau le aveva inviato a quel secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, pochi giorni dopo averla sviluppata. Perché non lo contattò prima? Non è evidente. Sappiamo soltanto che nel , nel momento in cui ormai Doisenau era deceduto da più di dieci anni, decise di collocare la secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione e ne ricavò mila euro togliendo magari un po’ di incantesimo a tutta questa qui vicenda. Per recuperare un po’ di romanticismo, vale la castigo riportare le parole che lo identico Doisneau disse dopo la pubblicazione del bacio che lo rese così famoso. «Quello che cercavo di esibire era un pianeta ovunque mi sarei sentito bene, ovunque le persone sarebbero state gentili, ovunque avrei trovato la tenerezza che speravo di ottenere. La mia foto era in che modo una test che codesto pianeta può esistere».

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