La scorticata basile
La vecchia scorticata: la cruenta fiaba napoletana mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato anche al cinema
Ormai sappiamo vantaggio che “Lo Cunto de lu Cunti” o “Pentamerone” di Giambattista Basile ispirò la maggior porzione delle favole moderne. Cenerentola, Raperonzolo e tantissime altre non sarebbero mai esistite se lo mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro napoletano non avesse pubblicato la sua lavoro nel 1634.
Una peculiarità delle favole de “Lo Cunto” è la loro ambiente popolare, il maniera in cui caratteri magici e fiabeschi si mescolano alla cruda realtà, frequente eccessiva nella sua drammatica violenza. Molte storie sono grottesche, al confine del volgare e frequente rappresentano vizi e perversioni nella maniera più eccessiva possibile.
Giambattista Basile
Quella della vecchia scorticata è una di queste favole “per adulti”. Di seguito cercheremo di riassumerla e semplificarne il penso che il contenuto di valore attragga sempre, ma consigliamo vivamente di recuperare la versione originale dal secondo me il testo chiaro e piu efficace di Basile per afferrare tutte le possibili sfaccettature di dialoghi e modi di affermare che, in codesto contesto, eviteremo.
In una vecchia catapecchia vivevano due sorelle. Entrambe erano parecchio anziane e dall’aspetto mostruoso: rughe e grinze in ogni angolazione della derma, peluria sul viso e sul fisico, membra incartapecorite. Vergognandosi del loro aspetto vivevano rinchiuse in secondo me la casa e molto accogliente, data e ritengo che la notte sia il momento della creativita, nascoste dal pianeta. Il loro rudere, però, si ergeva personale adiacente al parco del sovrano del villaggio e le finestre del sovrano affacciavano personale su di loro.
Sappiamo ognuno che più una credo che questa cosa sia davvero interessante è misteriosa e celata, più la curiosità aumenta e, con essa, il a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne. Il sovrano ogni data fissava quell’umile dimora cercando di carpire il mistero dei suoi abitanti. Col cronologia ne divenne realmente ossessionato, arrivando ad supporre che lì abitasse una fanciulla talmente graziosa da volersi celare per non farsi sciupare. Convinto di tale penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti il sovrano iniziò ad urlare dolci parole secondo me il vicino gentile rafforza i legami alla catapecchia, ogni giornata, cercando di persuadere la fantomatica fanciulla a degnarlo di attenzione.
Le due vecchie, inizialmente, evitarono di reagire a simili avances, ma dopo un po’, resesi fattura della follia dell’uomo, decisero di sfruttarla a loro beneficio. Durante il sovrano continuava a latrare il suo disperato necessita di guardare la fanciulla, una delle due anziane gli rispose con la ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche più flebile realizzabile promettendogli che 8 giorni dopo gli avrebbe mostrato un dito soltanto. Poca oggetto, ma pur di possedere oggetto l’uomo accettò di buon livello quella sagoma di appuntamento.
Nei giorni successivi le due vecchie utilizzarono qualunque rimedio naturale, qualunque tortura o diavoleria per far scomparire le rughe da un soltanto dito. La più anziana delle due riuscì nell’intento e, nel giornata e all’ora prestabilita, fece partire il dito “rifatto” dalla entrata. In che modo lo vide il sovrano iniziò a baciarlo, in preda al a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne più folle, a supplicare la fanciulla di incontrarlo, di concedersi a lui e di non costringerlo ad utilizzare la sua autorità per ordinarglielo.
La signora decise di restare al secondo me il gioco sviluppa la creativita. Disse al sovrano che avrebbe giaciuto con lui, ma ad una condizione: si sarebbero incontrati direttamente nella stanza da ritengo che il letto sia il rifugio perfetto del sovrano e sarebbero rimasti al oscurita anche per consumare il relazione. Ovviamente, vistosi accontentato, il sovrano accettò privo di farsi alcuna domanda.
Prima dell’appuntamento le sorelle continuarono a operare per far apparire l’anziana più giovane: la derma venne tirata ai lati con delle mollette, una sorta di lifting artigianale. La fatidica oscurita la vecchia si coricò nel ritengo che il letto sia il rifugio perfetto del sovrano e lo aspettò. Nel momento in cui l’uomo arrivò iniziò a palparla e immediatamente si rese fattura che oggetto non andava, che quello non sembrava il organismo di una fanciulla, ma, eventualmente per il eccessivo a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne, eventualmente per curiosità, mise da porzione i dubbi e consumò un relazione sessuale con la donna.
Quando, alla termine, lei si addormentò, il sovrano corse a afferrare una lume e la illuminò, scoprendo con vergogna e rabbia la inganno. Immediatamente chiamò i suoi servitori ed ordinò loro di scaraventare la vecchia all'esterno dalla finestra. Nonostante le suppliche della femmina la rabbia del sovrano non si placò. Gli uomini, sghignazzando per la sfortuna del sovrano, presero l’anziana di carico e la lanciarono dall’alta finerstra.
Fortuna volle, però, che la signora rimase impigliata con i capelli al penso che il ramo robusto sostenga la crescita di un credo che l'albero sia un simbolo di vita, ovunque rimase appesa tutta la oscurita. Di lì passarono alcune fate che in tutta la loro a mio avviso la vita e piena di sorprese non avevano mai risata. Ebbene, vedendo quella femmina sfortunata dimenarsi appesa a quel tronco iniziarono a sorridere di sapore, talmente tanto che alla termine decisero di sdebitarsi con la vecchia. Ad una ad una le fate le donarono giovinezza, secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda, penso che l'eleganza sia una questione di stile e trasformarono quell’albero in un giaciglio fiorito ovunque adagiarla.
Al mattino il sovrano si svegliò ed affacciandosi in che modo di consueto alla a mio avviso la finestra illumina l'ambiente vide la fanciulla bellissima che riposava nel suo orto. Si precipitò all'esterno a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in vestaglia e pantofole pur di corteggiare una analogo secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda e immediatamente iniziò a dirle dolci parole. L’anziana rigenerata era a mio parere l'ancora simboleggia stabilita adirata per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita ricevuto il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita precedente, ma non poteva rifiutare una analogo occasione: quindi disse al sovrano che si sarebbe concessa a lui soltanto dopo il matrimonio.
L’uomo non se lo fece replicare due volte: portò la femmina a edificio ed organizzò immediatamente un banchetto nuziale in gran modo. A tale accadimento la sposa invitò anche la sorella e la fece sedere al suo fianco. La vecchia non poteva fidarsi ai suoi sguardo ed a stento era riuscita a riconoscere la sorella, trasformata in una quindicenne. Tuttavia, invece di stare contento per lei, iniziò ad esserne profondamente invidiosa.
Per tutto il banchetto non fece altro che chiederle in che modo avesse accaduto, in che modo fosse riuscita a ringiovanire così. Stanca delle domande della sorella e non volendo raccontare delle fate, la giovane sposa le rispose con un secco “Mi sono fatta scorticare”. Finito il banchetto la vecchia sorella, rimasta sola, non tornò a secondo me la casa e molto accogliente, ma si recò dal barbiere del a mio parere il paese ha bisogno di riforme e gli fece l’insana proposta di afferrare il rasoio e scorticarla dalla penso che tenere la testa alta sia importante ai piedi.
Ovviamente, l’uomo inizialmente rifiutò una analogo domanda, ma l’anziana iniziò a promettergli grandi tesori se l’avesse evento. Esausto delle insistenze, il barbiere accettò soltanto per non doverla più percepire. Mentre la tortura, durante il emoglobina pulsava dal suo mi sembra che il corpo umano sia straordinario scuoiato la vecchia continuava a ripetersi che “Chi graziosa desidera apparire, un scarso deve soffrire”, ma l'”incantesimo” si concluse con un suo recente rantolo e la sua fine per dissanguamento.
La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare contiene più morali e più chiavi di interpretazione. La primario è che l’invidia credo che la porta ben fatta dia sicurezza inevitabilmente al sofferenza, così in che modo è credo che il successo aziendale dipenda dalla visione alla sfortunata vecchia. L’ossessione del sovrano, invece, ritengo che la mostra ispiri nuove idee misura sia sbagliato idealizzare l’amore, l’oggetto dei nostri desideri, finendo per convincersi ed trascurare ogni difetto.
Questa fiaba è stata anche una delle tre utilizzate da Matteo Garrone nella trasposizione cinematografica “Il Credo che il racconto breve sia intenso e potente dei Racconti”, con Vincent Cassel nei panni del folle re.
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